Per aumentare la soddisfazione sul lavoro.. Pedals on the metal!

Che poi in italiano suonerebbe più o meno come… “Giù a tavoletta” o “a tutto gas”..

E’ ormai di pubblico dominio il fatto che uno stile di vita sedentario influisca negativamente sulla salute e sull'aspettativa di vita, incrementando il rischio di malattie cardiovascolari ed oncologiche.. E se sedersi è il nuovo fumo, i lavoratori sedentari sono i primi candidati a muoversi. Ma come?

Gli statunitensi sono sempre molto propositivi al riguardo, tenuto conto della loro elevatissima quota di popolazione in sovrappeso.

In alcuni ambienti di lavoro hanno sperimentato workstation in piedi o persino tapis roulant da scrivania, ma questi possono essere costosi ed ingombranti.

Ed ecco che recentemente un medico avuto un colpo di genio.. Perchè non mettere una semplice cyclette sotto la scrivania del collega mentre lavora? Potrà sembrare un’assurdità ma è stato proposto come lavoro scientifico al recente RSNA (Congresso Nazionale dei Radiologi del Nord America) [se non ci credi, guarda qui].

E cosa si è evinto da questo studio il cui scopo era quello di rendere attivo il lavoro sedentario dei medici?

Innanzitutto i medici sono stati incoraggiati all’uso delle cyclette ed hanno trascorso in media 2,3 ore al giorno, 3 giorni alla settimana, con un livello di resistenza medio di 3,6 (intervallo, 1-8). Si è visto che usavano le cyclette per lo più tra una lettura e l'altra di un esame, mentre esaminavano i grafici o le immagini precedenti, discutendo casi con i colleghi, o durante il pranzo o le pause.

Oltre ad essere sottoposti a tale curiosa forzatura, i medici sono pure stati redarguiti...

"I partecipanti allo studio hanno usato le cyclette meno di quanto ci aspettassimo.. Alla fine dello studio, ci hanno detto che per lo più utilizzavano le macchine quando non si concentravano sulle immagini - il che naturalmente limitava il tempo di utilizzo delle cyclette” queste le parole dell’illuminato dott. Patel, autore dello studio.

Nonostante l’innata pigrizia a stelle e strisce, il gruppo di Patel ha tuttavia riscontrato un miglioramento statisticamente significativo della soddisfazione soggettiva del lavoro, della salute generale, del livello di energia, dell'umore sul luogo di lavoro e dei disturbi legati alla seduta. Non sono emersi cambiamenti statisticamente significativi nel sonno, nell'autostima, nell'efficienza/produttività diagnostica, nella dieta, nella concentrazione e nella precisione diagnostica. In conclusione Patel ha riconosciuto che non è possibile dimostrare un legame diretto tra l'uso delle cyclette sotto la scrivania e il miglioramento della soddisfazione lavorativa nè dell'umore. E lui e il suo team non hanno misurato parametri di salute oggettivi prima e dopo il periodo di studio.

Quindi… questo meraviglioso studio oltre a dimostrare la brillante inventiva americana nella produzione scientifica (cosa che interessa a pochi…) mi ha comunque fatto riflettere di come la mia vita lavorativa (che prevede un impiego alquanto sedentario) abbia tratto grande giovamento dall’attività fisica e nello specifico dalla bicicletta… ovviamente al di fuori dell’ambiente lavorativo!

E questo è misurabile non tanto dai parametri vitali o delle varie applicazioni -peraltro interessantissime (vedasi HRV4training, di cui magari parleremo…)- ma dall’ampiezza del sorriso che mi si stampa sul viso all’inizio di una giornata lavorativa all’indomani di un allenamento infrasettimanale o di uscita in compagnia nel weekend..

E nessuno di noi aveva bisogno del dott. Patel per dimostrarlo..

Filippo Bianchi